Lo studio ha sempre dato il massimo livello di attenzione alla disinfezione per prevenire il rischio di infezioni crociate, ma a seguito dell’emergenza SARS-CoV-2 sono stati messe in atto ulteriori azioni prevedendo il distanziamento sociale tra i pazienti, aumentando i tempi tra un passaggio e l’altro al fine di aumentare i tempi di areazione dei locali ed i tempi di disinfezione dei riuniti. Viene inoltre effettuato un secondo passaggio sulle superfici con alcool 70% o ipoclorito 0,1% per l’inattivazione del coronavirus.
Gli strumenti utilizzati sono monouso oppure vengono sterilizzati in autoclave seguendo protocolli rigorosi, esattamente come avviene negli ospedali, e conservati in buste sigillate termicamente.